di Marco Patruno

La “Star” del Bel Canto, ha ancora una volta dimostrato tutta la sua amicizia per Léonard Gianadda e per la Città di Martigny, producendosi recentemente in un Concerto memorabile alla Fondazione Pierre Gianadda. Vero "Tempio Museale", questa struttura polivalente, che si trova nel sito archeologico delle Terme Romane nel cuore dell’antica Città d’Octodure, è una fondazione che ha acquisito nel tempo le sue lettere di nobiltà e che quest’anno spegne 40 candeline

Al cospetto di un numeroso pubblico, l’artista italiana mondialmente conosciuta per il grande talento canoro e interpretativo, ha entusiasmato la platea con un recital del suo miglior repertorio. Suscitando momenti coinvolgenti di grandi emozioni. Punteggiato da scroscianti applausi. Un tripudio che la cantante lirica ha più che meritato, vista la passione e il cuore che mette in ogni sua esibizione sul palco. Ormai, le sue maiuscole prestazioni hanno trovato plauso nei più importanti palcoscenici del nostro pianeta. Un elogio particolare in questo meraviglioso concerto, merita senz’altro la virtuosa violoncellista d’origine argentina Sol Gabetta, che ha accompagnato magistralmente Cecilia nei suoi interventi canori.

Donna di grande sensibilità umana
Noi vogliamo però, soffermarci sulla Cecilia Bartoli, italiana verace, e donna di grande sensibilità umana. Avendola conosciuta personalmente, così come la sua meravigliosa mamma, posso affermare che Cecilia, oltre al suo immenso talento di Mezzo-Soprano, possiede il dono più bello che la caratterizza nella sua semplicità. Quella modestia e fedeltà, che da venticinque anni, la fanno ritornare puntualmente a Martigny nel canton Vallese. Una bella storia che si rinnova, anche grazie al suo grande amico: Léonard Gianadda, anche lui di origini italiane, promotore d’arte e presidente dell’omonima Fondazione. Una favola d’amicizia d’altri tempi, dove certuni valori umani, sono più importanti dei soli interessi professionali e commerciali

Iniziative lungimiranti
Noi italiani, possiamo essere fieri, di annoverare Cecilia Bartoli, fra le nostre connazionali più rappresentative del “Bel Paese”. Infatti, anche la celeberrima Opera di Nizza sulla Costa Azzurra e l’Opera di Montecarlo nel Principato di Monaco gli hanno aperto le porte. La Diva romana, il cui carisma innato e l’entusiasmo l’hanno portata a creare “Les Musiciens du Prince”. Un’orchestra d’eccellenza, che è stata tenuta a battesimo recentemente dal sovrano Alberto II e dalla Principessa di Hannover (Carolina di Monaco) alla presenza della stessa Cecilia. Dimostrando ancora una volta, che oltre ad essere una grande artista, sa ugualmente promuovere la sua arte con iniziative lungimiranti.
Non posso esimermi in conclusione, dal rendere un omaggio personale a Cecilia, e questo, per avermi onorato, nel tempo, della sua calorosa e affettuosa amicizia. Un sentimento che contraccambio, foriero di un rinnovato rapporto, intriso da grande e preziosa umanità.

Didascalia:
- Cecilia Bartoli con il nostro collaboratore Marco Patruno. Un’amicizia che lo onora