Credit Suisse vede rischi per Vivendi dai nuovi investimenti, compresi quelli portati avanti in Mediaset e Telecom Italia, e dalle prospettive degli asset core, in particolare dal nuovo piano tariffario di Canal Plus, la pay-tv francese. In un lungo report, Credit Suisse analizza il business di Vivendi rilevando alcune contraddizioni come “strategie incerte” e una “valutazione di mercato attualmente troppo alta”, che non tiene conto dei “rischi potenziali” e delle “limitate sinergie tra i nuovi investimenti con gli asset al centro del gruppo”.

Credit Suisse, in particolare, ritiene “incerto” l’esito della querelle iniziata con Mediaset su Premium, e in tutti gli scenari possibili ci sono “svantaggi” per Vivendi, sia che il Tribunale, dopo la denuncia di Mediaset, ordini di completare il deal su Premium come era alle origini, sia che non lo imponga, in quanto Vivendi sarebbe comunque obbligata a pagare dei danni al gruppo di Cologno Monzese.
La battaglia legale è vista poi come un “possibile ostacolo” al raggiungimento di un accordo tra le parti.
Senza contare il fatto che Credit Suisse ritiene che ci siano “limitate potenziali sinergie tra un produttore di contenuti come Vivendi e gli operatori tlc”. Di conseguenza, “sono limitati i vantaggi dalla quota che possiede in Telecom Italia”, a oggi circa il 23,9%.

Il gruppo ha dichiarato che le partnership con le telco, spiega Credit Suisse, “servono a espandere la distribuzione di contenuti, ma a novembre lo stesso ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine (nella foto), ha affermato detto che il gruppo non è interessato a ri-stabilirsi nel settore perché la società ci ha provato in passato ma ha francamente fallito”.

L’investimento in Telecom, inoltre, “è in linea con la strategia di Vivendi di concentrarsi sul Sud Europa e faciliterà la distribuzione di contenuti. Tuttavia – dice ancora Credit Suisse – il gruppo francese ha dato pochi dettagli su come la quota in Telecom potrà portare benefici al core business. A nostro avviso, l’acquisizione di Mediaset Premium avrebbe fornito più opportunità di sinergie”.