L’Italia è la meta più sognata dai turisti stranieri ed è un onore per noi tornare al WTM di Londra in qualità di Premier Partner”. Questo è ciò che ha dichiarato la Presidente di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) Evelina Christillin nel corso della conferenza stampa che ha seguito il taglio del nastro dello stand Italia al World Travel Market di Londra, il più importante appuntamento internazionale per l’industria del turismo, al quale sono intervenuti il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, l’Ambasciatore Italiano in UK S.E. Pasquale Terracciano e i vertici ENIT.

Dalla ricerca “Be-Italy”, condotta da IPSOS per ENIT con l’obiettivo di indagare il brand Italia in 18 Paesi del mondo, emerge che il 37% degli intervistati ha risposto “Italia” alla domanda “Dove andresti in vacanza se vincessi un viaggio?”: una percentuale che mette il Belpaese al primo posto, davanti a Stati Uniti e Australia (scelti rispettivamente dal 32% e 31%), e che dimostra ancora una volta il fascino incommensurabile che l’Italia esercita sui viaggiatori stranieri.

Quando si parla di turismo – ha affermato il consigliere ENIT Fabio Maria Lazzerini – mi piace dire che l’Italia è una superpotenza, grazie soprattutto alla sua capacità di stupire continuamente. I dati continuano a registrare un trend positivo, questo perché, aldilà dell’immenso patrimonio artistico, naturale e culturale, ciò che il turista trova in Italia non c’è da nessun’altra parte al mondo: l’Italian Way of Life, il piacere di fermarsi e assaporare uno stile di vita unico. In questo contesto abbiamo un lavoro importante da portare avanti: quello di bilanciare e gestire i flussi, promuovendo nuovi itinerari al di fuori delle destinazioni più tradizionali e affollate, sfruttando in sinergia tutti i cluster che abbiamo individuato”.

L’ENIT adotta una precisa scelta strategica, quella di promozione del “prodotto Italia” attraverso la valorizzazione di paesaggi, borghi, cultura diffusa, tradizioni, stile di vita ed enogastronomia. In particolare, la promozione dell’Italia nel 2018 sarà improntata sul cibo e vino italiano, con lo scopo di attirare un turismo “lento” ed esperienziale, che consiste in viaggiatori che vogliono scoprire prodotti tipici e bellezze nascoste.


Alla luce dei dati emersi dalla ricerca IPSOS “Be-Italy”, risulta che i turisti stranieri mettono l’Italia al primo posto per qualità della vita, creatività e inventiva, mentre l’offerta enogastronomica rappresenta ormai una primaria motivazione di viaggio (è citata dal 48% degli intervistati), sullo stesso livello di città d’arte e monumenti (scelti rispettivamente dal 49 e dal 48%). La cucina, del resto, è il primo aspetto che viene associato all’Italia (secondo il 23% degli intervistati), seguita a debita distanza da monumenti e moda (entrambi al 16%): un risultato che conferma i dati di Food Travel Monitor, secondo cui l’Italia è al primo posto al mondo come destinazione enogastronomica.

Il turismo è un settore fondamentale per l’economia italiana, infatti nel 2016 ha avuto un impatto del 12,6% sull’occupazione, e dell’11,1% sul PIL nazionale. Inoltre, grazie all’estate da record appena trascorsa, le stime relative all’incidenza sul PIL del 2017 prevedono un’ulteriore crescita del 2,4%. A livello di presenze totali, i dati del primo semestre 2017 confermano il trend positivo, sia in valori assoluti che relativi: l’Italia cresce più degli altri Paesi europei, facendo registrare un +11,8% rispetto allo stesso periodo del 2016 (fonte: Eurostat, Main Table, Tourism).
Altro dato significativo è il primato dell’Italia fra le mete europee dell’area Schengen per il turismo a lungo raggio: un viaggiatore su quattro che viene in Europa sceglie l’Italia (fonte: EUROSTAT – Database – Tourism), e nel 2016 sono state oltre 39,7 milioni le presenze di turisti provenienti dai Paesi extra UE.
Per quanto riguarda la web reputation, infine, il sentiment nei confronti dell’Italia si conferma largamente positivo (83,9%, in crescita dell’1,5% rispetto al periodo 2015/16) e il cibo è l’area discorsiva che fa segnare il più alto indice di positività delle conversazioni.

Abbiamo finalmente fatto un lavoro di regia con le Regioni – ha dichiarato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini – e al World Travel Market di Londra si promuove al mondo l’Italia nel suo complesso e non le singole regioni separatamente. Il piano strategico del Turismo che guiderà il nostro lavoro nei prossimi anni si basa sulla necessità di governare la crescita di un settore in grande sviluppo: un ottimo lavoro è stato fatto nel 2017 con l’anno dei borghi, nei giorni scorsi abbiamo presentato il portale dei cammini e il 2019 sarà l’anno del turismo lento, un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile”.
Secondo il Ministro Franceschini “In un settore come quello turistico, dove la concorrenza è particolarmente aggressiva, è fondamentale per l’Italia diversificare l’offerta e distribuire i flussi turistici su tutto il territorio nazionale”.



Al WTM di Londra (5-7 novembre 2017) l’Italia, in qualità di Premier Partner, ha disposto di due tra gli stand principali della fiera (EU2000/EU2070), dove trovano spazio circa 230 partner tra enti turistici regionali, alberghi, agenzie di viaggio, villaggi e operatori.
Durante l’evento, le eccellenze rappresentative di tutto il territorio italiano sono state promosse con eventi convegnistici, degustazioni di gelato artigianale a cura della Mostra Internazionale del Gelato, spettacoli di musica e danza con la fondazione La Notte della Taranta e cooking show. Sono sztate ben 17 le regioni presenti quest’anno al WTM, oltre a Roma Capitale: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria, Veneto. In definitiva è stato presentato il meglio dell’offerta turistica italiana, che con il sostegno e la guida di ENIT, punta a incrementare il valore dell’immagine dell’Italia come meta più ambita al mondo.