"L’Italia comprende la necessità della Svizzera di dare un seguito al referendum popolare in materia migratoria di due anni fa, ma ritiene che ciò debba essere fatto in stretto contatto con la Commissione europea per individuare soluzioni che tengano conto da un lato della volontà popolare e dall'altro della esigenza di non discriminare i cittadini europei". Così in una nota la Farnesina commenta il piano presentato dal governo svizzero per porre limiti all’immigrazione di cittadini di Paesi Ue nella confederazione. Le norme previste nel piano - limite al numero di cittadini Ue che possono andare a vivere e lavorare in Svizzera ogni anno; quote vincolanti anche per i frontalieri; perdita del diritto di soggiorno in Svizzera per lo straniero che rimanga disoccupato;... - dovrebbero entrare in vigore dal 9 febbraio 2017.
Nonostante ciò la Farnesina si dice "fiduciosa" che il piano presentato dalla Svizzera "verrà quanto prima portato alla preliminare attenzione delle istituzioni della UE evitando così decisioni unilaterali in contrasto con il principio di libera circolazione, elemento fondamentale alla base degli accordi che legano la Svizzera alla UE".