Secondo un'indagine economica condotta su 15 paesi europei dalla Willis Towers Watson, la Svizzera è al primo posto per i salari medi dei neo-lavoratori, con una retribuzione di ingresso di 83.600 euro annui (poco più di 90 mila franchi).
A chiudere il terzetto del podio, la Danimarca, con un stipendio di ingresso medio di 51.400 euro, e il Lussemburgo a quota 47.900 euro. L'Italia risulta il Paese con i lavoratori peggio pagati tra gli stati presi in esame e chiude la classifica con una retribuzione media annua di 27.400 euro.
La Confederazione domina anche per gli stipendi dei "middle manager", con una media di 144.400 euro all'anno, davanti a Lussemburgo, 98.500 euro, e Germania, con 90.000 euro.
L'indagine considera anche il peso fiscale e il costo della vita e fornisce previsioni sul potere d'acquisto dei lavoratori degli stati esaminati: la Svizzera è prima in classifica anche sotto questo aspetto e gli impiegati elvetici beneficiano del più alto potere d'acquisto d'Europa.